PULSE
Performance di Arte Relazionale Somatica
Progetto e cura di Mila Marchesini e Andrea Ugolini
Testo e Performer Mila Marchesini
Tecnica e suoni a cura di Andrea Ugolini
Debutto 25 gennaio 2022 @ DAS – Dispositivo Arti Sperimentali (Bologna)
Pulse è un progetto performativo che indaga il rapporto tra percezione, propriocezione e partecipazione in ambito artistico.
Come è possibile far emergere la risposta fisiologica, corporea ed emotiva di una fruizione artistica ?
Come riportarla nella sfera propriocettiva per sottolineare quell’inevitabilità di creazione di dinamiche di relazione e interdipendenza tra artista, i fruitori e quel contesto in cui ogni soggetto si trova immerso quando partecipa a un’azione artistica ?
Nell’unità di tempo, spazio e azione che connota l’azione performativa, la percezione è sempre attraversata da soggettività e influenze socio-culturali (spesso inconsapevoli) che si incontrano dando vita a scintille di continue e reciproche influenze e interrelazioni consapevoli o sotterranee, come quelle del battito cardiaco.
Da queste domande e premesse si sviluppa PULSE un progetto d’arte relazionale che esplora il rapporto tra percezione, propriocezione e co-partecipazione per indagare come l’abitare le stesse circostanze possa trasformare e moltiplicare il contesto e l’opera.
La performance coinvolge 6 spettatori alla volta che saranno invitati a sdraiarsi sotto a una struttura a capanna e a chiudere gli occhi per ascoltare il racconto (tratto da un testo originale) della performer che come una cantastorie racconterà una storia arcaica sulla condivisone e trasmissione di quella memoria che si nasconde nei corpi.
Performer e spettatori saranno collegati a sensori di battito cardiaco che rileveranno le variazioni di frequenza ritrasmettendole a un sistema hardware progettato ad hoc. Tutti gli impulsi saranno elaborati e trasformati in una partitura musicale che accompagnerà con un tappeto sonoro unico e irripetibile l’intera durata della performance.
L’interdisciplinarità del progetto, sviluppata in maniera innovativa, soddisfa due livelli di ricerca a cui sono sottoposti al contempo artista e spettatori: indagare quale possa essere la partecipazione e la risposta fisiologica di ciascuno e quale quella comunitaria, con lo scopo di valutare eventuali sincronizzazioni, concordanze e influenze ed esplorare anche le dinamiche tra “gruppo” e “capogruppo” in un’ottica di relazione e “potere”.